Una donna di 46 anni di Los Angeles, madre di due figli, ha perso gambe e braccia a seguito di un trattamento di medicina estetica per ringiovanire e rialzare i glutei. Apryl Michelle Brown, questo è il nome della signora, confessa che voleva vedersi più bella e invece è finita fra le mani di un ciarlatano spacciatosi per specialista che l’ha ridotta a poco di più di un manichino. A seguito del disastroso trattamento di medicina estetica praticatole dal finto specialista, la donna è stata ricoverata per quattro anni in ospedale ed infine, a causa di una terribile infezione, le si è bloccata la circolazione sanguigna di mani e piedi. I medici, quelli veri, non hanno potuto far altro che amputarle gli arti, salvandole fra l’altro la vita.
“Ho pagato per la mia vanità – ha dichiarato la donna – Non me la posso prendere con nessuno se non con me stessa. Desidero che la mia esperienza sia conosciuta per evitare altre vittime. Le donne devono conoscere quali pericolosi corrano quando inseguono la bellezza. Non sapevo a cosa andassi incontro. Pensavo mi avrebbero fatto delle iniezioni inoffensive che avrebbero corretto i miei glutei imperfetti”. Il finto specialista che le ha rovinato per sempre la vita pare che avrebbe utilizzato silicone per uso industriale e non medicale.
Enrico Robotti, presidente di Sicpre, la società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica punta l’indice contro i cosiddetti plumping party: “Negli Stati Uniti e nei Paesi anglosassoni hanno preso piede i cosiddetti plumping party. Occasioni dove personaggi che si spacciano da esperti promettono alle donne miracoli con infiltrazione di silicone ai glutei. Parte anatomica che sta molto a cuore alle signore afro americane. Non ho mai sentito nulla di simile in Italia ed escludo che esistano fenomeni del genere”.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it