Pochi sanno che è possibile fare una viaggio (fricchettone, ma pur sempre viaggio) con minicrociere con 180 euro in Montenegro.
Ok, dimentichiamoci delle pubblicità crocieristiche melassose piene di idromassaggi, tuffi al rallenty e cenoni di gala col comandante in frac.
Scendiamo con i piedi per terra e guardiamo all’essenza magica e unica del puro, semplice viaggiare (e navigare).
Prendiamoci una mini week end (da Venerdì sera a Lunedì mattina, tarda mattina..) ed un periodo primaverile, lontano dai ponti e dai posti esauriti sul battello.
Prendiamo una bici, quella che avete da 20 anni o quella che avete preso in offerta all’ipermercato tre anni fa e tenete in cantina a prendere polvere o magari quella che vi farete prestare da qualche parente, amico o conoscente.
Prendiamo un marsupio o tracolla da cui non vi separerete mai, contenente documenti, soldi, cellulare ecc.
Prendiamo uno zaino comodo e con le fibbie imbottite ripieno col necessaire, diciamo almeno una cambiata per due o tre pernottamenti, un sacco a pelo che in custodia valga anche come cuscino, un materassino arrotolabile e magari l’indispensabile “il vecchio e il mare” di Hemingway.
Se proprio siamo avventurieri – o magari il budget è inferiore ai 180 euro – aggiungiamoci una tenda igloo (la cui provenienza, chissà perché, noterete straordinariamente affine alla bici sopra descritta..), sacco a pelo, lampada tascabile, due confezioni di pane bianco, pomodorini, un flaconcino d’olio, qualche scatoletta mista fra mais, tonno e manzo, sei bottigliette d’acqua da mezzo litro (al discount spenderete all’incirca 10 euro per il necessaire per due notti-tre giorni), kit posate/coltello da campeggio e rechiamoci, di pomeriggio, al nostro amato porto.
Prendiamo un ticket “passaggio ponte” Bari-Bar, diciamo partenza al Venerdì (sera – 23,00) e ritorno Domenica (sera – 22,30). Costo di questo primo step: 80 euro.
E già riderete, pensando alle pubblicità melassose
Poi, sorridenti, inforcherete la bici e passerete il check point dove le guardie all’ingresso neanche vi noteranno. Primo vantaggio delle bici: nessuna perdita di tempo.
Andiamo avanti.
Imboccherete il corridoio che porta all’imbarcadero.
E di nuovo riderete.
Secondo vantaggio della bici: passerete avanti alla coda di auto, furgoni e tir e imbarcherete per primi o quasi; con in più una sorpresa: la bici viaggia gratis su questi traghetti, la parcheggiate velocemente e non dovete sorbirvi il monossido di carbonio della stiva/parcheggio.
Salite a bordo, salutate l’onnipresente vibrare dei possenti motori e cercatevi un buon posto sul ponte.
Non è vero che per chi opta per il “passaggio-ponte” non ci sono poltrone.
Le poltrone ci sono eccome, solo che non sono con il “comfort aeronautico” di quelle a pagamento.
Siate furbi, invece delle poltrone cercatevi un corridoio secondario, riparato ma vicino ad un portello d’uscita all’esterno, lato destro della nave guardando la prora.
Noterete che i corridoi sono interamente o quasi moquettati, trovate il vostro angolino e piazzateci zaino e materassino.
Ora, avendo dietro il marsupio con documenti, concedetevi il primo e raro lusso della vostra vacanza – ovvero un bel caffè al bar prima di arrivare a Bar – e magari, se siete ebeti come chi scrive, aggiungeteci pure una sigaretta fuori, sghignazzando affacciati alla fiancata della coda di veicoli ancora lunga che stà imbarcando, venti metri più sotto.
Godetevi lo skyline notturno di Bari spaziando dalle luci fioche di Torre a Mare a quelle fioche di San Girolamo (e Palese). Gli Amministratori non si offendano, fioche per la distanza, non per la cost review nel wattaggio.
Ad un certo punto, quando meno ve lo aspettate, omini invisibili o quasi avranno salpato ancore e cazzato gomene e il pesante scafo acciaioso, mostro un po’ tentennante, muoverà la prora verso Nord, mentre gli ambienti si andranno animando man mano che i vostri compagni di viaggio risalgono dalle stive.
Fuori dal porto, vi volterete verso Bari con la nostalgia di chi parte – di fervore esattamente uguale e contrario alla malinconia di quando ritornerete – e forse vi scenderà una lacrimuccia.
Suvvia, sono solo tre giorni.
Ora, se avrete la fortuna di avere quello che i nostri poeti marinai chiamano “bonazza mort” (translating…calma piatta), potrete andarvene passeggiando per un paio d’ore in giro su e giù per i ponti, dentro e fuori per i saloni, a prora e a poppa; affacciandovi alle murate a dritta e a sinistra, trattenete la voglia di sputare come quando eravate bambini o come magari vedete fare a qualche piccolo navigante o più grande buontempone: pochi sanno infatti che il traghetto può filare a 40 all’ora aprendo un vortice che schiaccia l’aria sulle murate e magari qualche cabina, dieci metri più sotto, potrebbe avere l’oblò aperto e magari qualcuno affacciato…
Bene, quando sarete stanchi (avrete percorso, senza accorgervene quasi, anche due o tre chilometri) tornate alla vostra postazione sulla moquette e sdraiatevi piazzando la sveglia alle cinque. Leggete qualche pagina di Hemingway e, in men che non si dica, Morfeo l’avrà avuta vinta su Poseidone.
Quando la sveglia sarà suonata, siate furbi: non voltatevi dall’altra parte.
Dopo la rinfrescata alla toilette, scoprite il perché dell’esservi accampati a dritta e godetevi l’alba che sorge dai monti della costa.
Sbarcherete in Montenegro in qualche ora: lenite la fame con una colazione consentita dal budget o dalle provviste che vi siete portati dietro.
Appena scesi a Bar vi accorgerete che è già Sabato e il tempo stringe, dunque: il resto del viaggio dipende da voi e da quanto siate allenati per andarvene in giro con la vostra bici!
Bar è bellissima con i suoi vicoli e scorci, mentre la costa offre scenari impareggiabili sia verso nord che verso sud, in un susseguirsi di calette più o meno nascoste.
Se avete fiato sgambate fino al Lago di Scutari, un bacino di ben 350 kmq dagli scorci impareggiabili
Se avete voglia di mare e sale scendete a Ulcinj.
In quasi ogni località sono previsti bagni pubblici e ci sono zone dove è possibile campeggiare liberamente.
In caso di tempo che volga al brutto, non disperate: è possibile pernottare in bungalow presso campeggi o in ostelli con circa 20 euro a notte!
Godetevi dunque le due giornate di questo mini-viaggio con doppia crociera.
Domenica sera arriverà in un attimo.
La chicca di questa volta sarà che al vostro ritorno a Bari, con meraviglia, noterete che dei 180 euro promessi v’è rimasto anche qualcosa in tasca.
Magari il venti percento del vostro prossimo viaggio fricchettone.
Roberto Loporcaro
roberto_loporcaro@virgilio.it