Fra tutti gli animali che esistono al mondo
ce n’è uno che, nel mare più profondo,
vive la sua vita in un modo strano,
dicono sia un ingenuo e che mai diventi anziano.
…..Il polpo, tenero di cuore, è del gambero innamorato
Appena viene pescato e vede la prima luce,
subito un morso in testa, perchè non scivoli via;
e, mezzo stordito dal dolore e dallo spavento,
in un attimo si sente già svuotare il ventre.
Non ce la fa più e pensa:-Ma questo è matto!-
Ma il Barese lo afferra e comincia a sbatterlo
con tutta la forza e i nervi sugli scogli,
i tentacoli si arricciano e fanno tanta schiuma.
La tortura non è finita, il Barese insiste,
e con forza muove il polpo dentro un cesto;
certo per tutti esistono la nascita, la vita e la morte,
ma quella del polpo barese è una vera malasorte!
BARI – La poesia di Vito Bellomo, tradotta per i lettori milanesi, ha come soggetto una delle figure più autorevoli sul suolo barese: ‘u pulp’.
La storia del polpo barese affonda le radici nella vocazione marinara della città che, ormai da secoli, viene associata al tipico gesto di intenerire(arricciare) l’animale per renderlo più gustoso e commestibile.
Col tempo, u pulp è diventato il cavallo di battaglia barese che ha messo d’accordo grandi e piccini da ogni parte, purchè mangiato crudo!
E’ prassi ricordare quanto Bari si discosti dall’abitudine di cuocere il polpo appena pescato, sarebbe sacrilego.
Non tutti i baresi però conoscono questa folkloristica pratica, dunque siamo qui per ricordarvela.
Direttamente dal blog Cucinaorgasmica, 4 fasi di preparazione del polpo:
1.Deve essere Sbattuto-> vengono sbattuti violentemente su una superficie dura, spesso gli stessi scogli. Questo dura finché i polpi non si snervano, diventando morbidi e allungandosi notevolmente.
2.Deve essere Battuto-> si passa a batterli con una paletta di legno, poggiati su una superficie dura e liscia, si snerveranno ancora e rilassandosi si allungheranno ancor più, e il loro colore cambia, la pigmentazione rossa sparisce.
3.Deve essere Agitato->ora li si agita in acqua di mare e li si strofina su di una superfice liscia finché cominciano ad accennare un certo arricciamento dei tentacoli, comincia la trasformazione inversa e a produrre schiuma.
4.Deve essere Cullato-> dopo tutto questo maltrattamento, per farsi perdonare, il pescatore mette i polpi in un cestino piano, appositamente intrecciato, con un bordo adatto, oppure in una vaschetta di plastica e dolcemente li rotola e culla. Questa operazione li farà richiudere su se stessi a palla, arriccerà i tentacoli e li renderà croccanti e scrocchianti.
U pulp può essere consumato,e vid c’ t mang!