Le immagini che raccontano il mondo arrivano a BARI Teatro MARGHERITA.
Una bambina honduregna di circa due anni piange disperata mentre sua madre
viene perquisita da un agente della polizia di frontiera tra Messico e
Stati Uniti. È *Crying Girl on the Border* di John Moore dell’agenzia Getty
la foto vincitrice del *World Press Photo of The Year* che sarà esposta *a
Bari *al Teatro Margherita dal 17 maggio al 23 giugno 2019 grazie
all’impegno di *CIME *di* Vito Cramarossa.*
Un appuntamento, quello con l’eccellenza del fotogiornalismo
internazionale, diventato ormai una tappa fissa della primavera
barese. Il *vincitore
è stato annunciato ieri sera intorno alle 23 all’Awards Show di World Press
Photo ad Amsterdam* nel corso dell’esclusiva cerimonia di premiazione del
concorso nato in Olanda nel 1955. Lo scatto è stato selezionato tra le sei
finaliste annunciate il 14 febbraio scorso. Come l’anno scorso la
fondazione olandese ha infatti presentato tutti i candidati finalisti e non
direttamente i vincitori di ciascuna delle otto categorie di concorso.
Immagini potenti, iconiche che hanno mutato negli anni lo stile e le regole
del fotogiornalismo dettandone i nuovi standard e scrivendo intere pagine
di storia della fotografia
La novità di quest’anno è l’introduzione di un nuovo premio, il *World
Press Photo Story of the Year*, che premia il fotografo “la cui creatività
visiva e abilità hanno prodotto storie fotografiche con eccellenti editing,
circa un grande evento o una questione di rilevanza giornalistica del
2018”. Ad aggiudicarsi la vittoria in questa sezione è stato l’olandese
Pieter Ten Hoopen con con il progetto *The Migrant Caravan*, un
fotoracconto dedicato all’immigrazione e alla più grande carovana dei
migranti partita dall’Honduras e diretta negli Stati Uniti: oltre 7000
persone, tra cui almeno 2.300 bambini, secondo quando affermato dalle
Nazioni Unite. Tra i tre finalisti per questo premio c’erano anche due
italiani dell’agenzia *Contrasto*: Marco Gualazzini, con un reportage sulla
crisi nel bacino del Ciad, e Lorenzo Tugnoli, con un lavoro realizzato per
il *Washington Post *sulla crisi in Yemen a cui sono andati rispettivamente
il primo posto nella categoria *Ambiente, Storie* e quello nella
categoria *General News, Storie.*
*Per selezionare i vincitori, i giudici hanno esaminato 78.801 fotografie
di 4.738 fotografi da 129 paesi diversi.* Tra le foto che sono state
presentate oggi, oltre ai candidati per il World Press Photo of the Year e
il World Press Photo Story of the Year, i premi principali, sono stati
annunciati anche i tre finalisti per ciascuna delle otto categorie del
concorso. *La giuria generale del premio cambia a ogni edizione e
quest’anno è presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione
del National Geographic che si occupa di contenuti visivi*. Con lei ne
facevano parte il fotografo Neil Aldridge, la curatrice Yumi Goto, il
fotografo di Getty Images Nana Kofi Acquah, Paul Moakley, responsabile dei
progetti speciali di TIME, la fotogiornalista Alice Martins e la
fotogiornalista di Associated Press Maye-e Wong.
LA MOSTRA A BARI TORNA NELLA SUA STORICA LOCATION*
L’inaugurazione si terrà alle ore 18.30 di venerdì 17 maggio *(apertura al
pubblico ore 20.30, chiusura ore 23) ospitata all’interno del *Teatro
Margherita*. E come ogni anno *CIME *durante il periodo espositivo *organizza
incontri di approfondimento* sul mondo del fotogiornalismo ospitando nel
capoluogo pugliese *fotoreporter di fama internazionale*.
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