PUGLIA – La Xylella è un batterio che da più di un anno minaccia gli ulivi del Salento, compromettendo la loro salute e l’economia agricola della regione. Le contromisure, adottate dalle autorità, per far fronte al problema, tuttavia, non sono mai state chiarissime. Non è un caso, infatti, che dopo mesi il problema rimanga ancora irrisolto.
Oggi 12 settembre, un gruppo consistente di agricoltori, frantoiani ed olivicoltori, facenti parte de “Comitato Olivicoltori salentini”, ha deciso di dare avvio ad una protesta a Lecce. I manifestanti (si stima una cifra intorno alle 500 unità) si sono riversati con i loro trattori per le strade della città salentina, gettando luce sulle condizioni precarie a cui è soggetto il settore agricolo pugliese.
È da segnalare anche la scrittura di una lettera aperta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in cui si avanza la richiesta di una dichiarazione permanente dello stato di calamità naturale. Nelle regioni vittime di eventi di tale portata, si pensi ai sismi, è stato nominato un Commissario con poteri non ordinari, più abile dunque ad affrontare il problema.
“E’ vergognosa – dicono gli agricoltori – l’indifferenza con cui è stato trattato il problema ‘Xylella’ sin da quando è comparso il primo focolaio”. Appare palese, dunque, la sferzante critica dei manifestanti contro gli enti pubblici, ad incominciare proprio con la Regione.