Donati gli Organi di una Signora non più Giovane
Quando una persona cara viene a mancare sembra non ci sia alcun conforto alla immensa sofferenza che ne deriva; unica consolazione è la inconfessata illusione che in qualche parte, in qualche modo – ancora a noi sconosciuto – continui ad esistere. Scegliere di donare i propri organi, quale ultimo, sublime atto d’amore per la vita, può alimentare quella intima speranza, facendoci scorgere nell’altro una parte di chi ci ha lasciato.
Così è stato per l’amica Lia Chianura, una bella e gentile signora che ha concluso il suo percorso di vita, all’insegna della correttezza e signorilità, con il Dono di alcuni suoi organi per permettere alla sua morte di non essere stata inutile; ha concesso ad altri la possibilità di continuare a vivere e di condurre una vita degna di essere vissuta.
Un giorno, in occasione di un nostro incontro, conoscendo il mio impegno nell’AIDO, Associazione Italiana Donazione Organi Tessuti e Cellule, ebbe a sottolinearmi la sua dispiacenza in quanto, considerata la sua età non più giovane, temeva che non avrebbe potuto donare gli organi. Meraviglia e felicità nell’apprendere, dalla mia risposta, che per Il Trapianto di Organi, come perla Solidarietà, non c’è età.
Questo il messaggio lasciato alla famiglia che, oltre all’esempio di una vita dedicata all’amore verso il prossimo, alcuni giorni fa, dopo che un irrimediabile problema celebrale l’ha sottratta alla vita, ha ottemperato alla sua volontà autorizzando l’equipe medica a prelevare Cornee, Reni e Fegato .
Solidarietà, una parola che alberga radicata nella famiglia della cara amica: Lia ha dato valore alla sua vita, già straordinaria, scegliendo di Donare; la famiglia ha rispettato, condividendolo, questo suo ultimo gesto.
Ma ancor più sorprendente l’aver scoperto, con non poca emozione, che il piccolo Gianluca, suo adorato nipote, solo pochi giorni prima, era stato premiato proprio dall’AIDO, con una Borsa di Studio, per aver realizzato il miglior disegno della sua scuola sul tema “Il Donarsi”, che metteva in risalto appunto il grande valore della Donazione degli Organi.
In occasione del rito funebre, la comune amica Adriana ha commemorato l’amica Lia con le seguenti parole: “Equilibrio, tenacia e coerenza hanno caratterizzato la tua vita e coraggio: il coraggio di dominare le tue fragilità e le tue paure, trasformandole in forza immensa che riuscivi a trasmettere a coloro che ti erano accanto; hai vissuto con regale distacco da quanto di futile la società persegue, trasmettendoci il desiderio di voler vedere solo il meglio della vita”.
E Don Massimo, che ha celebrato il rito, ha voluto anch’egli nel suo intervento sottolineare la grandezza dell’amore e del rispetto per la vita, che la cara Lia ha mostrato nell’aver scelto “la vita oltre la vita”; ella ha messo a disposizione quello che Dio Le aveva donato, così come in vita ha voluto condividere problemi, e debolezze dei meno fortunati.
Concludendo questo l’insegnamento che ci ha lasciato indicandoci con il suo ultimo gesto che la “sua morte è stata lieta di venire in soccorso della vita altrui”.
Vito Scarola
Presidente Regionale AIDO Puglia