Le statistiche parlano chiaro: l’auto è il mezzo di locomozione più soggetto a probabilità di incidente.
Le implicazioni di questa “sinistrosità” la pagano tutti gli automobilisti all’atto del rinnovo delle rispettive polizze assicurative ma, in particolar modo, quelli residenti in città come Napoli o, in questo caso, Bari.
In particolare, il quartiere Carrassi è da qualche settimana particolarmente noto alla Polizia Municipale che è dovuta intervenire, in due diverse occasioni sulla stessa strada, per i rilievi del caso.
Il primo sinistro, avvenuto nelle prime ore del 30 Maggio, è avvenuto su via Monfalcone all’altezza di Corso Benedetto Croce.
Una BMW che proveniva da via Pasquale Fiore è stata urtata da una Smart che sopraggiungeva da Corso Benedetto Croce andando a carambolare sulle auto in sosta, a ridosso di un noto negozio di scarpe sulla via Monfalcone. Una pesante station wagon, nello schianto, è stata addirittura spostata sul marciapiede e solo i paletti a protezione del marciapiede stesso hanno evitato che la stessa finisse, probabilmente, nella vetrina del predetto esercizio commerciale. La BMW, dopo aver urtato la prima auto, terminava dunque la sua corsa su di una utilitaria che, a sua volta, sospinta urtava l’auto che la seguiva in sosta.
Tutto questo accadeva all’una e trenta di notte e non causava feriti gravi grazie alla assenza di passanti in quel momento.
Ieri, alle 13 e 30, analogo incidente, sempre sulla via Monfalcone, questa volta all’altezza della traversa via Buccari, sede di un cinema e molte attività commerciali.
Una Peugeot, proveniente da via Monfalcone, rovinava addosso ad una Seat, proveniente da via Buccari, finendo quasi sul marciapiede ad angolo con un negozio di scooter.
Indipendentemente dalle responsabilità, il cui accertamento preliminare rimane alle competenze della Polizia Municipale, è evidente che è in corso una pericolosa “roulette russa” agli incroci nevralgici del popolato quartiere; i residenti si chiedono se sia il caso, per limitare anche l’andatura dei veicoli, di installare delle strisce pedonali sopraelevate in prossimità degli incroci oltre che telecamere di videosorveglianza.
Tali accorgimenti, oltre ad essere utili per il traffico pedonale (composto anche da molti bambini specie durante il periodo scolastico), sono ampiamente collaudati ed in uso da diversi decenni in molte altre città del Nord Italia: una fra tutte, Riccione, utilizza ormai da sempre almeno le strisce sopraelevate.
Ma, al di là di questo, resta evidente che è necessaria una maggior prudenza da parte degli automobilisti in uno alla coscienza che – anche in presenza di un proprio diritto di precedenza – non sempre si può essere certi che chi sopraggiunge sia pienamente attento al proprio corrispondente dovere; in questi casi, molte volte, le compagnie assicuratrici riconoscono una certa percentuale di colpa anche a chi teoricamente aveva la precedenza. In questo senso statuisce anche una recentissima sentenza della Suprema Corte di Cassazione.
Occhio, comunque e in particolare in questo periodo, agli incroci di Bari Carrassi.
Roberto Loporcaro
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