Si è chiusa con un patteggiamento a due anni di reclusione (pena sospesa) la vicenda che aveva messo nei guai una professoressa 40enne di una scuola media del Tuscolano, a Roma, allontanata dall’istituto alcuni mesi fa perché accusata di aver allacciato una relazione, sia pure platonica, con una sua allieva di 15 anni.
L’accusa era quella di atti sessuali con una minorenne ma la Procura ha accertato che quello che si era venuto a creare tra l’insegnante e la studentessa era un rapporto condiviso, maturato in chat e giocato sul filo della seduzione e dell’erotismo, senza che ci siano stati, probabilmente, atti sessuali.
Un rapporto intimo difeso anche dalla stessa ragazza (quando è stata sentita dagli inquirenti), tanto è vero che nel procedimento a carico dell’insegnante non si è costituita nessuna parte civile e il gup Maria Paola Tomaselli, nel sancire i termini del patteggiamento, non ha disposto alcun risarcimento dei danni.
A facilitare l’accoglimento del patteggiamento anche gli esiti di una perizia secondo cui l’imputata (che ha ammesso l’esistenza di questo particolare rapporto con l’allieva) ha manifestato in passato problemi di relazione con gli altri.
Fonte: www.agi.it