Nella mattinata del 2 maggio u.s., personale della Squadra Volanti del Commissariato di P.S. di Andria ha tratto in arresto A.G., andriese di anni 71, con precedenti di polizia e D.F., trentunenne di origini romene, colti nella flagranza del reato di riciclaggio e ricettazione in concorso.
In particolare, nel corso di appositi servizi di osservazione e controllo, mirati a contrastare il fenomeno dei furti d’auto, dopo aver monitorato le principali arterie stradali solitamente utilizzate per dette attività illecite, gli agenti notavano un furgone sospetto con alla guida un noto pregiudicato locale. Immediatamente postisi all’inseguimento, il veicolo veniva intercettato e bloccato.
Nella circostanza gli operanti scorgevano all’interno del Ducato, ai piedi della donna seduta al posto del passeggero, dei gruppi ottici di un’autovettura.
Posto che i due alla richiesta di spiegazioni su dette parti d’auto non sapevano dare risposte, i poliziotti decidevano di perquisire il veicolo.
Infatti, nella parte posteriore del mezzo, veniva rinvenuta una Renault Clio, completamente smontata in parti meccaniche e di carrozzeria, nonché l’intero motore.
Accertamenti eseguiti nell’immediatezza permettevano di appurare che si trattava di un veicolo rubato lo scorso 30 aprile. Su tali premesse, tutto il materiale rinvenuto veniva sequestrato, mentre i due soggetti venivano tratti in arresto.
Nella serata dell’1 maggio u.s., una motovedetta della Capitaneria di Porto di Bari, a circa1,5 migliamarine dalla costa di Monopoli, procedeva al controllo di una barca a vela, battente bandiera russa.
Il natante aveva in coperta una persona, successivamente identificata tramite passaporto per un cittadino russo, il quale, alle domande rivoltegli dai militari operanti, dichiarava di essere da solo a bordo e di essere un turista.
Il suo atteggiamento e le risposte ambigue, in merito ai porti di partenza e di destinazione, insospettivano i militari, i quali decidevano di approfondire il controllo e di ispezionare l’unità.
I sospetti dei militari trovavano immediatamente riscontro, in quanto, sottocoperta, a prora, venivano rintracciate sette persone, ammassate e celate dietro una tenda.
Si trattava di sei uomini ed una donna, tutti maggiorenni, di nazionalità kosovara, come riscontrato dai documenti d’identità in loro possesso. I predetti, provati dalle precarie condizioni di viaggio, venivano rifocillati, mentre il natante veniva scortato nel porto di Monopoli.
Alle successive ore 21.45, gli occupanti del natante venivano sbarcati ed affidati al personale del locale Commissariato di P.S., intervenuto sul posto per i più approfonditi accertamenti di Polizia, che, anche grazie alle testimonianze dirette degli stranieri trovati a bordo dell’imbarcazione e non in regola con le norme di soggiorno in Italia, riscontrava chiare ed inequivocabili responsabilità a carico dello skipper il quale, in concorso con persone allo stato ignote, ne aveva favorito l’ingresso illecito sul territorio nazionale.
Il medesimo veniva dichiarato in stato d’arresto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’imbarcazione veniva ormeggiata nel porto di Monopoli, in attesa di affidamento a custode Giudiziario.
I cittadini kosovari, tutti incensurati, hanno formalizzato istanza intesa all’ottenimento in Italia del riconoscimento dello status di rifugiato politico.
Questura di Bari