Il progetto “Fattoria Burgentina”: palestra per fisico, mente e cuore
al II Forum interregionale “Biodanza e salutogenesi. Creare salute per una società più felice”
«La biodanza è un valido strumento di riabilitazione per le persone con disabilità, incentrato sulla valorizzazione della parte sana della persona, piuttosto che sulla cura del disagio, della malattia e dello svantaggio». A dirlo è Giovanni Ferrarese, coordinatore e operatore sociale del progetto “Fattoria Burgentina”, nato dalla collaborazione con il CE.ST.RI.M. (Centro studi e ricerche sulla realtà meridionali).
Si tratta di un centro diurno a Brienza (Pz) che accoglie disabili del territorio Val d’Agri-Melandro e, da circa due anni, propone corsi di biodanza, condotti dall’associazione “Forma Mentis” di Potenza. «È un laboratorio – continua Ferrarese – che associa alla riabilitazione vera e propria l’aspetto ludico e pedagogico della danza. Questo mix, grazie all’aiuto degli operatori esperti, ha effetti molto positivi sui ragazzi a livello psico-fisico e soprattutto emozionale». Non è una terapia in senso stretto, ma una proposta concreta che, utilizzando i canali come il movimento spontaneo, l’ascolto della musica e l’espressione libera delle proprie emozioni, consente di ri-dare e di far ri-sentire il valore di “essere” di una persona.
Al II Forum interregionale di Biodanza, in programma sabato 25 maggio al Museo archeologico provinciale di Potenza, si parlerà anche di questo tema L’evento – promosso dalle associazioni “Forma Mentis” di Potenza, “La vita che danza” di Foggia e dal “Centro Nea Polis” di Potenza – prevede relazioni, testimonianze, video e reportage fotografici dedicati ai diversi ambiti in cui può essere applicato il sistema biodanza.
Roberta Rosa, coordinatrice dell’evento, ribadisce: «È uno spazio gratuito al quale tutti possono partecipare. Un luogo finalizzato all’incontro, allo scambio all’integrazione e alla socializzazione. Un appuntamento non solo per conoscere cos’è la biodanza attraverso le vivencie – sessioni esperienziali di musica e danza capaci di rendere ogni persona consapevole di se stessa – ma anche per comprendere a pieno il senso della parola “felicità” e il suo valore sociale».