All’indomani della sfuriata di Gigi Buffon in conferenza stampa, ove rimproverava giornalisti e organi di stampa tutti mancanza di professionalità, di etica e di sensibilità, le parole del numero uno della nazionale appaiono alquanto stridenti. Alla luce delle nuove rivelazioni, il portiere bianconero, avrebbe effettuato scommesse vietate per oltre un milione e mezzo di euro. È quanto ipotizzato da un’informativa della Guardia di Finanza di Torino, allegata agli atti dell’inchiesta di Cremona, scaturita da una segnalazione di operazioni sospette. Dagli accertamenti svolti dalla banca e inviati alla Gdf, si legge nell’informativa, è emerso che “un conto corrente intestato a Buffon Gianluigi ha registrato un’anomala movimentazione caratterizzata dall’emissione, nel periodo gennaio 2010-settembre 2010 di 14 assegni bancari, di importi tondi compresi tra 50mila e 200mila euro, per un totale di 1.585.000 euro, tutti a favore di Massimo Alfieri ,titolare di tabaccheria a Parma, abilitata, tra l’altro, alle scommesse calcistiche“. Ad onor del vero, Gigi Buffon non risulta iscritto nel registro degli indagati ed attualmente la sua posizione non è compromessa.
Sulla vicenda si è espresso indignato Demetrio Albertini che sull’aereo della nazionale si è lasciato andare a queste dichiarazioni: “Basta, ora siamo stufi. Stiamo parlando di accertamenti, di ipotesi di sospetti. Le stesse notizie specificano che Buffon non è indagato“. Nessun commento, invece, da parte del portiere che ha preferito, per il momento, negarsi ai riflettori.
Laura Marchesini
continuo a non capire come si possa ancora seguire questo sport. Per i tifosi della juve l’unica preoccupazione sembra non vedersi un ennesimo scudetto revocato, piagnucolano ancora su quello dato all’inter. Curioso, piuttosto che essere amareggiati del fatto di essere stati puntualmente presi per i fondelli dalla dirigenza della propria “squadra del cuore” preferiscono criticare l’attribuzione dello scudetto all’inter. dall’altra parte della barricata ascolti i tifosi nerazzuri che sperano di rientrare in europa a suon di penalità comminate alle squadre coinvolte con gli scandali scommesse. In altri posti probabilmente le autorità sportive avrebbero sentenziato un allontanamento dalle competizioni internazionali per cercare di ridare un briciolo di credibilità a questa farsa (ops sport), ma siamo in italia e la correttezza, la sportività e la trasparenza sono vocaboli caduti in disuso.