Provare per credere; provate a chiedere ad un qualsiasi passante, cosa ne pensi del funzionamento della Giustizia in Italia, vi risponderà alzando le braccia in segno di rassegnazione.
Non è facile avere dati recenti.bisogna lesinarli o scopiazzarli da giornali come il quotidiano “IL GIORNALE” per restarne almeno scandalizzati visto che non possiamo usare termini dispregiativi.
Il 42% dei detenuti è in custodia cautelare e ciò vuol dire che potrebbero essere innocenti e lo Stato dovrebbe pagarne i danni morali e materiali.
Solo nel 2011sono stati erogati pagamenti risarcitori a favore di detenuti rimessi in libertà perché innocenti, per un importo di circa 50 milioni di euro.
Gli impegni di spesa per la Giustizia in Italia sono ingenti superiori di molto di ogni Paese europeo e i risultati sono i peggiori e chi ci rimette sono sempre i cittadini che non si possono difendere e che non possono essere difesi da questa Giustizia.
Libertà di delinquere dunque? Se non totale, è sicuramente giunta ad un livello di in sopportazione perché ci sentiamo tutti esposti al latrocinio senza potercene difendere.
I processi in sospeso sono milioni e aumentano ogni anno e in aumento sono le scarcerazioni per decorrenza dei termini di detenzione, e questo anche i malavitosi e i truffatori lo sanno perché ormai sono più esperti loro degli stessi magistrati.
Ci sono poi i processi che viaggiano su binari diversi perché in qualche modo non si fanno o non si devono fare e può capitare come quello della missione Arcobaleno dove tutti i reati si sono prescritti senza che il processo sia mai iniziato dopo tredici anni ed il 20 maggio prossimo ci sarà la celebrazione dell’inizio e contestuale chiusura di un processo, il cui iter e la cui conclusione erano note si dal 1999 quando un Presidente del Consiglio sostenne che la Missione Arcobaleno ( che ridicolizzò l’Italia in tutto il mondo) poteva definirsi un fiore all’occhiello del Governo allora in carica.
Lucio Marengo