Le nuove auto sono equipaggiate con tanti sistemi per la sicurezza, airbag, allarmi satellitari, chiusura centralizzate, controllo elettronico della stabilità, cinture di sicurezza, park assist e sensori di parcheggio anteriori e posteriori.
Con tutti questi sistemi di sicurezza, a volte accadono incidenti inimmaginabili e mortali.
Un signore di Napoli essendo genitore, leggendo un articolo di cronaca in cui un padre aveva ucciso il figlio di 2 anni facendo retromarcia, elabora una sua idea per evitare questo tipo di incidenti, legata ai sensori di parcheggio.
Con l’aiuto dei professori dell’Università di Cassino, riesce ad ampliare e migliorare il suo progetto legato ai sensori di parcheggio.
Infatti, la Brevetti Lab, ha realizzato una nuova tecnologia rendendo il sensore di parcheggio portatile, molto facile nell’installazione ad un prezzo di vendita accessibile a tutti.
I sensori di parcheggio a differenza dell’IPPS sono installati nel paraurti dell’auto e si attivano solo con la retromarcia e non leggono attraverso il vetro consumando di conseguenza troppa batteria.
Nel mondo ci sono oltre un miliardo di auto senza sensori di parcheggio, in Europa il 40% degli incidenti che avvengono in città sono dovuti a manovre di retromarcia.
Mario Ardimento