La Guardia di Finanza su 1216 controlli effettuati ha scoperto che oltre il 14% dei distributori della penisola è irregolare. Undici gestori sono stati denunciati, mentre per sessantotto di essi sono scattate le sanzioni amministrative. In tutto sono state scoperte 174 irregolarità.
I finanzieri hanno scoperto che alcuni distributori tagliavano il gasolio con l’acqua o falsificavano la quantità di carburante erogato, ovviamente per difetto del 10% rispetto a quanto evidenziato sul display. Cinquantanove colonnine sono state poste sotto sequestro. Moltissimi i distributori che vendevano carburante ad un prezzo superiore a quello esposto. Alcuni, addirittura avevano rimosso i sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti.
In provincia di Napoli, è stato scoperto un impianto con i sistemi contalitri alterati. In questo modo oltre 1.200.000 litri sono stati venduti ”in nero”, senza che il gestore abbia pagato le relative imposte allo Stato.
Singolare il sistema messo a punto in un distributore di Pescara: mentre il benzinaio distraeva l’automobilista proponendo una verifica dei livelli o il cambio dei tergicristalli, un complice azzerava il display modificando il prezzo visualizzato e con i tasti che consentono l’erogazione di quantitativi prestabiliti erogava meno carburante creando vere e proprie riserve nascoste che venivano poi vendute separatamente “in nero”, evadendo il Fisco.
Noi di Made in Italy Notizie avevamo già dato l’anno scorso una notizia simile (cfr. La GdF smaschera distributori di benzina irregolari. Come difendersi? Con una mappa di gestori virtuosi). L’aspetto più sconcertante è che, nonostante i frequenti controlli, le percentuali di truffe restano inalterate. A rimetterci sono sempre e solo gli automobilisti. Avevamo proposto la pubblicazione di una mappa nazionale di gestori virtuosi. In altre parole, il consumatore deve sapere quali sono i distributori che hanno commesso gravi irregolarità. E’ giusto che i truffatori vengano evitati dagli automobilisti che, per ovvie ragioni, preferirebbero farsi servire dai tanti benzinai onesti che comunque assicurano sempre un servizio pulito.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it
Riportiamo la nostra proposta suggerita esattamente un anno fa.
Come difendersi dalle truffe alla pompa?
Un rimedio potrebbe essere quello di pubblicare su Internet, da parte della Guardia di Finanza, una mappa di gestori virtuosi e onesti. Una sorta di “Certificazione di Onestà”: all’inizio, per presunzione di innocenza, tutti sarebbero catalogati come “onesti”, ma al primo controllo irregolare, il gestore verrebbe cancellato dalla mappa.
In questo modo si innescherebbe una concorrenza “leale” che gioverebbe al gestore, in quanto ovviamente ambìto dai consumatori, e agli automobilisti che così pagherebbero al giusto prezzo il l’esatto quantitativo di carburante acquistato.
Un meccanismo semplice ma, a ben guardare, davvero efficace.