Una rivisitazione del porno in chiave erotica e liberatoria. Un prodotto pop e consapevolemente politico, queste sono le linee direttive del nuovo progetto intitolato My sex e che vede più di dieci autrici, tra i 25 e i 70 anni, coinvolte in un progetto cinematografico dal genere pornografico. Le autrici, Tiziana Lo Porto, Mara Chiaretti, Erica Z. Galli, Martina Ruggeri, Titta Cosetta Raccagni, Linda Ravviso, Emanuela Rossi, Slavina e Roberta Torre, promettono una raccolta di cortometraggi pornosoft dal carattere erotico e godibile sessualmente: libero dai canoni estetici e plastici del porno commercializzato finora. Addio alle prestazioni sessuali da copione e pose plastiche o a corpi perfetti. Le coraggiose “ragazze del porno” si cimenteranno (le riprese inizieranno a luglio ) in un hard che riprende l’antologia svedeve di Dirty Diaries o quella francese di X-Femme, pionieri del genere pergiunta cofinanziato dal Governo. E ricordano, nel video promozionale, che in Italia il sesso al femminile è pressocché inesistente e più che a un genere pornografico pensano a un nuovo genere: il “realismo sessuale”. Un nuovo genere che ribalti i canoni erotici e pornografici diffusi e offra una visione reale del desiderio sessuale al femminile, lontana da quell’immagine voluta dall’uomo in cui è stata imprigionata da sempre.
I punti programmatici del progetto dei corti: il diritto all’eccitamento femminile, l’utilizzo di protezioni, il diritto all’aborto legale e consapevole, l’ostacolamento al pornosessismo e diffondere l’educazione e la consapevolezza del sesso libero da censure, retaggi di una società patriarcale e sessista.
Le coraggiose “ragazze del porno” stanno cercando sovvenzionamenti minimi per attivare il progetto, coinvolgendo anche altre registe italiane, anche attraverso il sito web indiegogo.com/leragazzedelporno.
Giuseppina Raco