Dopo 25 anni dalle glorie del Napoli del pibe de oro, i partenopei tornano sul piano più alto del podio alzando la loro 4° Coppa Italia. Scesi in campo come guerrieri, con la rabbia di una qualificazione in Champions sfumata, i biancoazzurri ci hanno messo il cuore del sud e la freddezza dei campioni. E’ una vittoria schiacciante siglata da due reti dei gioielli azzurri Cavani e Hamsik che sfidano e vincono l’imbattibilità della Juventus. Il risultato viene sbloccato nel secondo tempo grazie ad un rigore procurato da Lavezzi e trasformato dal solito Cavani. Arriva la reazione di Antonio Conte che porta i suoi in attacco per tentare il tutto per tutto, ma come succede spesso in questi casi il Napoli schiacciato nella propria metà campo approfitta dello sbilanciamento bianconero e mette in rete per mezzo di Marek Hamsik il gol della vittoria. Nei minuti finali Fabio Quagliarella si rende protagonista di un episodio increscioso sferrando una gomitata all’ex compagno di squadra Totò Aronica ed esce di scena con un rosso diretto e i fischi del pubblico. Poco dopo è triplice fischio. Il Napoli solleva il suo primo trofeo dell’era De Laurentis, lo fa con le mani del capitano Paolo Cannavaro, fratello di quel Fabio che solo 6 anni fa portò al cielo la coppa del mondo. Partono le note d’o surdat nammurat, i tifosi impazziscono, l’olimpico si tinge d’azzurro, il Napoli vince la Coppa Italia.
Laura Marchesini