Con uno sguardo dal basso, sempre rivolto al mondo dell’infanzia, Wes Anderson segna un altro bel colpo che completa con un altro prezioso tassello la sua filmografia.
Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore segue, infatti, la scia di Rushmore e di Fantastic Mr. Fox, film del 2009 tratto dalla favola di Roald Dahl.
La pellicola racconta la storia di due bambini: Sam, un boy scout poco popolare nella sua compagnia e per di più orfano, considerato “emotivamente disturbato” da tutti, compreso i suoi genitori affidatari; e Suzy, una bambina altrettanto problematica ma con la stessa voglia di vivere nuove avventure. I due, innamorati uno dell’altro, decidono di compiere una fuga d’amore (proprio come suggerisce il titolo italiano), per coronare il loro sogno di stare insieme. Naturalmente, tale gesto scuote la comunità degli adulti che, scandalizzati, organizzano una vera e propria caccia per fermarli e cercare di dividerli.
Il regista americano, così, mette a confronto due mondi separati e paralleli: quello degli adulti e quello dei più piccoli E, se da un lato, i primi si mostrano sempre intenti a far prediche e ad ostentare un’ipocrita moralità, dall’altro i bambini dimostrano di essere più maturi degli stessi adulti.
Scritto insieme a Roman Coppola, figlio del grande Francis Ford, Moonrise Kingdom presenta un cast di ottimi attori come Bruce Willis, Bill Murray, Frances McDormand, Edward Norton e Harvey Keitel, che però hanno un ruolo secondario e di contorno rispetto ai due piccoli protagonisti.
Con il suo stile giocoso, Wes Anderson usa le sue tipiche lunghe carrellate che vivisezionano gli ambienti della scenografia (proprio come ne Le avventure acquatiche di Steve Zissou), e split screen con la stessa funzione, imprimendo anche in quest’opera il suo inconfondibile marchio di fabbrica.
Trailer su https://www.youtube.com/watch?v=ms_HlhFPkdk
Giovanni Boccuzzi