Elisabetta II, la Regina che ha attraversato la storia, in 70 anni di Regno, lascia l’impronta indelebile di una monarchia solida anche nei momenti più duri. Conobbe cinque Papi e 15 premier, da Churchill a Truss. Lo sgomento di una nazione orfana di un monumento. Lacrime e fiori davanti a Buckingham Palace con la bandiera a mezz’asta. La famiglia reale: “Ci conforta l’affetto del popolo”. Profondo cordoglio da tutto il pianeta. “Ha segnato un’era” ha detto il presidente americano Biden che dovrebbe essere presente ai funerali. Per Mattarella “Figura di eccezionale rilievo”. Nel fine settimana si ferma la Premier League.
Elisabetta “non aveva paura di morire”. Lo ha detto l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, che aveva visto la regina per l’ultima volta a giugno: “Sono venuto via pensando che c’è qualcuno che non ha paura della morte, ha speranza nel futuro, conosce la roccia su cui si trova e questo le dà forza”. Parlando con la Bbc, Welby ha aggiunto: “Sentivi di avere la storia davanti a te, ma era la storia con quei penetranti occhi blu che scintillavano, quel sorriso straordinario e il gusto di un commento secco rapido”. Secondo l’arcivescovo di Canterbury, l’atteggiamento della regina – che è capo della Chiesa anglicana – era: “Non si tratta di me, ma di ciò che sono stata chiamata… da Dio a fare”.
I funerali saranno svolti lunedì 19 settembre nell’abbazia di Westminster. Carlo III sarà formalmente proclamato re del Regno Unito domani mattina. Al suo ritorno dal castello di Balmoral, incontrerà il primo ministro britannico Liz Truss. A Londra, per il prossimo sovrano, strette di mani e bagno di folla davanti a Buckingham Palace, dove è arrivato in compagnia della regina consorte Camilla. Intorno alle 19 ora italiana la televisione britannica trasmetterà il suo discorso alla Nazione.