Ci risiamo con questa voglia di fingere di volere applicare una strana parità di genere solo quando non tocca i nostri interessi personali. La Legge approvata in Parlamento circa la presenza delle donne in pari numero con i maschi nelle liste elettorali credo sia stata ampiamente rispettata in queste recenti elezioni amministrative, ma poi gli elettori hanno liberamente espresso la loro preferenza a favore di chi hanno ritenuto opportuno. Certo nelle elezioni ci sono sempre stati condizionamenti rapportati anche alla propria notorietà ed anche alla possibilità economica di distribuire gratifiche in cambio della promesse più o meno documentate del voto espresso. Lo sanno tutti da sempre, ma nessuno parla in omaggio ad un malcostume che ha sempre rappresentato i retroscena del vendersi per un voto. Ora, quello che è successo al comune di Bari è noto a tutti e forse il neo sindaco Antonio Decaro corre il rischio di farsi dei nemici per andare contro corrente e completare la sua Giunta con componenti che non sono stati ne candidati e quindi nemmeno eletti, e questo secondo noi non sarebbe un buon inizio di un lungo percorso. Nomini gli assessori, sia uomini che donne scegliendo tra i più votati e magari anche con esperienza acquisita e non faccia operazioni di puro marketing regalando a presunti esperti personaggi, che in passato sono stati coivolti sia pure senza colpe in vicende giudiziarie. Se proprio ha bisogno di esperti di fiducia, c’è sempre lo strumento delle consulenze, se sono proprio necessarie. Per accontentare poi candidati che magari non sono stati eletti ma che hanno contribuito alla sua elezione di sindaco, Decaro riveda i cda delle aziende partecipate ed attinga nuova linfa vitale dalle sue tredici liste. Il nuovo sindaco è un astro nascente e gli abbiamo voluto bene in tempi non sospetti, per cui non gli faremo mancare il nostro sostegno per amore della nostra città, ma siamo pronti anche alla guerra contro di lui nel caso non mantenesse gli impegni assunti.
Lucio Marengo