Qualsiasi sia la facoltà scelta, ogni studente da inizio a fine carriera avrà il piacere di imbattersi nell’anello debole della macchina universitaria: la tanto temuta segreteria. Dall’alba dei tempi (ed ora più che mai) si incarna in essa la sottile arte di complicare operazioni semplici, e di rendere impossibili operazioni relativamente complesse.
Gli studenti di tutt’Italia sono uniti per l’infinita lotta contro burocrazia, ritardi, code, inadempienze e scaricabarili che rende la loro esperienza universitaria particolarmente colorata.
I più fortunati hanno difronte loro segreterie di università private che sono fattualmente più efficienti, mentre tutti gli altri devono prepararsi a ballare in giri infiniti di loop e di testacoda, e la situazione si aggrava ulteriormente nel sud Italia dove per molti il funzionamento della segreteria è solo un miraggio.
Ad onor del vero però, molte ragioni di questi disordini hanno un origine di tipo economico: alle Università statali è attribuito annualmente il Fondo di finanziamento ordinario (FFO) destinato alla copertura delle spese istituzionali, tra cui i costi di personale e di funzionamento, e balza facilmente alla vista leggendo la distribuzione dei fondi nazionali tra i vari ministeri italiani, quanto poco spazio e poca attenzione si dia a quello dell’università e ricerca (generalizzando si può ampliare questo discorso anche a quello dell’istruzione), sottostimando così l’importanza di un’ottimale istruzione ed educazione di giovani uomini e donne che un domani avranno in mano le redini dell’Italia.
Nonostante la nostra nazione non si trovi agli ultimi posti in Europa per finanziamenti per l’istruzione pro-capite (i casi più gravi sono quelli di Irlanda, Ungheria, Grecia e Islanda), è comunque deludente la superficialità con la quale vengono curate istituzioni di rilevante importanza.
In conclusione, qualsiasi sia la natura delle motivazioni, ciò che dovrebbe essere un ponte tra studente e università, finisce per essere una voragine tra i due, lasciando allo studente l’arduo compito di affrontare l’esame più difficile di tutti: La Segreteria.
Fonti: https://eua.eu/101-projects/586-public-funding-observatory.html?utm_source=webpage&utm_medium=News&utm_name=News-webpage-12-12-2017
https://ilbolive.unipd.it/it/finanziamenti-atenei-l%E2%80%99italia-delude-non-e-pecora-nera