Ssplende un caldo sole pre-estivo in questa mattinata d’aprile. Un contatto dal loro sito internet e una semplice richiesta: ” e’ possibile effettuare una visita nella Vostra Cantina?”. Celere, cortese e affermativa la risposta pervenuta da chi, oltre ad occuparsi dell’Enoteca, si occupa anche dei visitatori. E così, preso appuntamento, mi son recata a Leverano a visitare quel regno dedicato ai vitigni autoctoni Primitivo, Malvasia Nera e Bianca e a varietà alloctone pregiate. Le quattro tenute di famiglia, Cantalupi, Donna Marzia, Saraceno, Santo Stefano, sono sfaccettature di quell’unico sentire di famiglia e danno vita a vini armoniosi di cui molti possono godere.
Tra questi emerge il Nero, nato dall’incontro tra Negroamaro e Cabernet Sauvignon, che racchiude come un segreto l’alchimia di terra, tecnica e intuizione, di cui tutti i vini dei Conti Zecca sono figli.
Per iniziare la visita e’ stato necessario indossare camici e cuffie: la pulizia e l’attenzione per la stessa regnano sovrane in Cantina, così come la cura dei dettagli. Non a caso il frutto di tutto questo lavoro e’ quello straordinario prodotto conosciuto in Italia e nel Mondo . Solo un’eccellenza può vantare Premi prestigiosi, basti pensare ai CINQUE GRAPPOLI al Nero Conti Zecca 2009, il massimo riconoscimento riservato all’eccellenza dell’enologia italiana dalla prestigiosa guida Bibenda.
Così tra botti, barrique, bottiglie e fasi di imbottigliamento ed etichettatura, ho potuto prendere atto di una grande realtà Salentina. Forse, però, dal mio punto di vista, quello cromatico, non avendo avuto modo di effettuare alcun tipo di esame visivo, non posso esprimere giudizi. Non è stata, infatti, effettuata alcuna degustazione dei prodotti. Personalmente quindi da ” Artista del Vino”, non saprei dare alcun giudizio su ciò che è, in questo mondo enologico, il mio ambito. Ho provato tantissimi vini, alcuni con rese cromatiche eccezionali ma sempre dopo un esame visivo condotto preferenzialmente e, direi, giustamente, con chi è’ quotidianamente in contatto con quel prodotto.
Un quadro dipinto con i vini di questa splendida Azienda che colore darebbe? Come si comporterebbe ossidandosi? Come reggerebbe su tela? Che colore avrebbe nel bicchiere? Tutte domande a cui non posso rispondere…….
Posso solo affermare, avendolo testato di persona, che la disponibilità e la cortesia verso gli ospiti così come l’ordine e la pulizia fanno onore a questa Azienda.
Arianna Greco