Metodica e puntigliosa, Irene viaggia sola in giro per il mondo, svolgendo il lavoro di ispettrice di hotel a cinque stelle con estremo rigore e dedizione. La sua vita, specularmente al suo impiego, trascorre altrettanto sistematica e ordinata, priva di legami affettivi, fatta eccezione per l’amicizia di Andrea, suo ex-fidanzato, e per il rapporto, a volte conflittuale, con sua sorella Silvia. Alcuni eventi di cui le sfugge il controllo, portano Irene a meditare sulla propria esistenza, facendole porre la domanda se la sua vita è piena libertà o profonda solitudine.
Buona prova di regia per Maria Sole Tognazzi che, accompagnando ogni meta di Irene con l’indicazione del luogo, della temperatura e delle condizioni meteo, sottolinea la sistematicità della protagonista, mettendo in luce una solitudine velata da un’apparente professione ideale. La regista, curando nei dettagli i dialoghi e, soprattutto, le battute della voce fuoricampo di Irene che elenca i parametri di valutazione dei resort, trasmette ancora di più il minuzioso perfezionismo del personaggio principale.
La bravura di Margherita Buy, nell’interpretazione dell’apparentemente semplice figura femminile di Irene, sta proprio nella recitazione compassata con cui si è approcciata al ruolo, che ne coglie la complessità e le varie sfaccettature. Un ritrovato Stefano Accorsi spalleggia l’attrice, interpretando l’amico Andrea afflitto da problematiche sentimentali ma intenzionato a mettere la testa a posto.
Infine, è doveroso ricordare come, tra i vari luoghi d’incanto che costituiscono la scenografia di Viaggio sola, trova spazio anche la nostra bella Puglia con l’emblematica Alberobello e la marittima Savelletri.
Trailer su http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=MzpMg__FkPc
Giovanni Boccuzzi